Perchè la nei campi di applicazione dove ha un riconosciuto e comprovato successo da anni, è imbattibile ?? Perchè è uno tra i pochi metodi PND, che possa dare risultati in tempo reale con oltretutto valutazioni tecniche anche immediate (esperienza degli operatori).

Il rilievo ad ULTRASUONI, ha comunque bisogno di: posizionare i sensori; minimo 2 operatori perchè in campagna non c’è nessuna Dea Khalì in grado di reggere (e accoppiare in maniera efficace spingendo i sensori in maniera molto forte contro il materiale) sia TX che RX; parecchie misure specie in rapporto alla superficie da indagare: vedi pareti. E’ evidente comunque che, nel corso di 1 giorno di lavoro (10 ore), 2 operatori esperti, possono portare avanti una gran mole di lavoro. Quando sono veloci: quando il Cliente vuole ispezionare una trave, un pilastro con 3 misure: la prima alla base, la seconda a 1.5 m di altezza, la terza a 3.0 m di altezza: tempo del rilievo 1/2 ora con i valori velocità.

Tale tipo di riscontro può certamente essere valido in cantiere (anche se con singole misure un po’ più fitte, in modo da

valutare ad esempio la qualità dei getti di cls in rapporto al tempo di maturazione dello stesso).

Costo di un tale rilievo: indicativo 150,00 Euro/p.to di misura, compresa la eventuale relazione tecnica (dopo 5 gg) finale. E non si interviene per eseguire 2-3 punti di misura.

Quale può essere la migliore maniera per utilizzare la tecnica ultrasonora: operate delle misure con larga spaziatura (es. 50 cm/1 m) tra i p.ti, notate eventuali anomalie, in dette zone, si raffittiscono le misure (es. vari profili diretti) e magari si opera una griglia tomografica. E dunque allo stesso modo, la precedenza è della che indica dunque le zone con certi difetti: in quelle zone sembra efficace proporre il controllo ultrasonoro. E anche nelle immediate vicinanze di tali zone, ispezionare con gli per trarre confronti e paragoni (integro/alterato), dove la magari non evidenzia altre anomalie.

La TECNICA TT non ha le stesse condizioni operative degli ultrasuoni: più semplici parlando in senso qualitativo (quantitativamente specie in per le dispersioni energetiche e il comportamento termico dei manufatti anche tale tecnica ha criteri, di Normativa Tecnica UNIEN, restrittivi). Gli ultrasuoni, specie in cantieri (nuove edificazioni e ristrutturazioni), sono da associare, con sondaggi delle murature, cioè con asporto dell’intonaco, della malta in modo da venire a contatto del reale materiale e quindi permettere una taratura. Questi sondaggi possono essere anche di minima estensione: esempio un saggio delle murature di 50X50 cm che quindi solitamente viene permesso senza alcun problema proprio solo nei cantieri. Invece la ripresa dei termogrammi non è mai invasiva.

D’altra parte, invece, gli Ultrasuoni sono più potenti nella valutazione quantitativa di una delle caratteristiche del materiale, perchè la velocità è proprio la grandezza da trovare; e quindi nella valutazione della condizione anche degli elementi dello scheletro strutturale degli edifici: questo potrebbe essere non un limite della TERMOGRAFIA (risultati superficiali), ma senz’altro una maniera di finalizzare ancora di più le possibilità del metodo: penso ad esempio alle caratteristiche e alle condizioni del calcestruzzo. Difficile per la radianza, ma certamente in tal senso sembra indicata la modalità attiva in modo da valutare tale risposta termica del mezzo (vedi ricerche applicate, dr. Grinzato, CNR-Padova). E bisogna osservare che all’Estero, il rilievo termografico viene sperimentato, tra l’altro, per valutare le condizioni degli asfalti (autostrade e piste aeroportuali). Ma non opterei per tale scelta, poiché in queste 2 ultime applicazioni, la fa già da padrone e giustamente, il georadar.

Ma proprio insistendo invece per la maggiore caratterizzazione degli edifici, e magari con correlazione con il metodo UT. Con possibile raccolta di campioni di materiale differenti: attiva e ultrasuoni (vedi sempre ricerca applicata).

In sintesi finale per essere operativi e definire anche (spese/investimenti): un generatore, una serie di sensori (es. 1 da 24 kHz, 2 da 54 kHz, 2 da 100 kHz per altri lavori); un modulo di acquisizione (come detto oscilloscopio, meglio se digitale; anche efficaci le schede di simulazione (+ canali=+ prezzo…….) in modo da permettere l’acquisizione dei segnali con frequenza di campionamento molto alta. per il teorema di Nyquist, una dellle basi matematiche dell’analisi del segnale, ogni record infatti, DEVE essere acquisito almeno ad una frequenza di campionamento 2.5-3 volte superiore a quella caratteristica del segnale stesso: si pensi quindi al 24 kHz, al 54 kHz; si pensi ai GHz dei sensori per i materali ferrosi/acciaio; non dimenticando poi che, per tali strumentazioni, il numero dei canali in ingresso è legato appunto alla frequenza di campionamento/canale (oltre alle considerazioni riguardo lo spazio necessario alla memorizzare dati). E il mercato attuale offre hardware e software al riguardo.

D‘altra parte in edilizia, dove non sono necessarie frequenze altissime, è corretto eseguire i anche con 2 soli canali (marcatempo e RX; o TX ed RX) in modo da stabilire il tempo zero di riferimento e quindi di conseguenza l’arrivo del primo impulso all’RX: la differenza è il tempo di percorso. Normalmente il calcolo della velocità deriva da 3-5 misure effettive dei tempi nello stesso punto. Ovviamente sempre meglio il multicanale, specie per griglie; e direi essenziale in tomografia. Tecnica Sonreb: come da Normativa (RILEM), è codificata la correlazione tra dati dello sclerometro e tecnica per limitare l’imprecisione di entrambi (tecnica specifica per tali 2 metodi riguardo il cls). Infine i prezzi: già accennati, quelli per le misure singole; da considerare sempre che, maggiore è il volume del lavoro, ovviamente minore diventa il prezzo/p.to di misura. Sono sempre possibili i preventivi personalizzati alle esigenze del Committente: in relazione alla risoluzione voluta dalle misure (cioè la distanza dei p.ti di acquisizione nelle griglie per muri/pareti o altro). Tali distanze determinano, logicamente, il numero totale di punti e quindi anche il tempo di elaborazione e la relazione tecnica finale (opzionabile).

Tomografia: 3X il prezzo di un rilievo normale, ma anche in questo caso il prezzo si riduce in funzione dell’estensione dell’indagine. (m2 nei casi dei muri; no. pti per gli altri elementi)

cordiali saluti, Roberto


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